
Da dove si parte?
L’escursione parte dal Parcheggio Cristauta, che nel periodo stagionale estivo – indicativamente da metà giugno a metà settembre – è a pagamento (6 euro al giorno).
Per evitare di pagare la sosta, decidiamo di lasciare l’auto nello spiazzo sottostante a bordo strada, a circa 50mt di dislivello più in basso.
Pronti? Iniziamo!
La segnaletica è da subito ben visibile: di fronte a dove lasciamo l’auto è presente il cartello segnaletico che indica la nostra direzione (sentiero CAI 4).
Iniziamo così a salire i primi 50 mt. di dislivello fino ad incrociare la strada asfaltata, lungo la quale è situato il parcheggio Cristauta.




Una volta giunti al parcheggio, iniziamo la nostra escursione sempre seguendo le indicazioni per il sentiero CAI 4.
Il sentiero segue la strada asfaltata che corre a lato. Noi percorriamo la forestale che si inoltra nel bosco con lieve pendenza.
Dopo circa un’ora di piacevole camminata nel bosco, con vista costante sul Sassolungo e Sassopiatto, arriviamo al bivio segnaletico, dove si trova la Baita Gamsblut.
Da qui seguiamo sempre le indicazioni per il sentiero CAI 4, risalendo il percorso sottostante alla funivia che sale dal paese di Santa Cristina.





Una volta giunti all’arrivo della funivia Col Raiser (Alm Hotel Col Raiser), in prossimità della Baita Odles, prendiamo il sentiero 4A. Qui si snoda un bellissimo sentiero panoramico che attraversa il verde alpeggio.
Percorriamo il primo tratto di sentiero fino al primo bivio segnaletico, al quale svoltiamo a destra.
In breve tempo raggiungiamo un secondo bivio, dove imbocchiamo il sentiero CAI 1 che sale a sinistra.
Proseguendo su quest’utlimo arriviamo alla Baita Troier: un confortevole punto di ristoro, adatto soprattutto ai più piccoli data la presenza di molti giochi e animaletti.
Poco dopo la Baita Troier incrociamo un altro bivio, dove proseguiamo sempre sul sentiero CAI 1.
Ancora pochi passi ed eccoci nuovamente ad un ulteriore bivio, al quale imbocchiamo il sentiero CAI 6, fino ad arrivare alla forcella De Pana.



Arrivati in forcella, basterà alzare gli occhi per rimanere stupefatti alla vista del Seceda.
Percorriamo il sentiero “super trafficato” per raggiungere la croce di vetta e scattare qualche foto dal punto più panoramico.