Immerso nelle Alpi Giulie, fra la Forca de Lis Sieris e la forcella Lavinal dell’Orso, il Bivacco Luca Vuerich è uno dei luoghi più incantevoli delle montagne friulane. Situato sulla cresta del Foronon del Buinz, tra la Val Saisera e l’ Altopiano del Montasio, è un ottimo punto di appoggio per chi percorre il Sentiero attrezzato Ceria-Merlone.


Da dove si parte?
Parcheggiamo l’auto nell’ampio spiazzo degli Altopiani del Montasio (1505 mt.), vicino alla strada che porta al Rifugio Giacomo di Brazzà.
Il nostro punto di partenza è facilmente raggiungibile da Chiusaforte, proseguendo sulla strada che porta a Sella Nevea e quindi agli alpeggi del Montasio.
Lasciata l’auto, prendiamo la stradina asfaltata sulla destra e proseguiamo dritti sul sentiero segnavia 622 che conduce fino al Rifugio G. di Brazzà (1660 mt.).
Pronti? Iniziamo!
La segnaletica ben evidente indica l’inizio del nostro percorso e, dopo circa mezz’ora di camminata su strada forestale, raggiungiamo il Rifugio G. di Brazzà.
Lasciamo alle nostre spalle il rifugio e imbocchiamo il sentiero 764 che sale verso la Cima di Terrarossa.
Superati i cartelli che indicano la nostra meta, proseguiamo sul sentiero a tornanti con tratti su roccette fino a quota 2285 mt. (1h 30min).



Riprendiamo!
Arrivati a quota 2285mt., ci troviamo di fronte ad un bivio.
Imbocchiamo, sulla destra, il sentiero denominato Ceria-Merlone che si sviluppa per un centinaio di metri sotto la cresta di Cima Gambon, fino a raggiungere, in circa mezz’ora, la Forca de Lis Sieris (2274mt.).
Approfittiamo dello spazio nella Forca per indossare il kit da ferrata.
Una volta pronti, superiamo un piccolo, ma insidioso ghiaione che ci conduce fino all’attacco del sentiero attrezzato Ceria-Merlone.






Ci siamo quasi!
Proseguiamo su sentiero attrezzato fino alla cima del Foronon del Buinz (2531 mt.) dove si trova la nostra meta finale.
Il sentiero attrezzato si sviluppa tra facili roccette e passaggi di primo e secondo grado, senza presentare particolari difficoltà.
Arrivati!
Percorriamo il tratto finale in cresta, fino a raggiungere la sommità del Foronon del Buinz ed eccoci arrivati al Bivacco L. Vuerich (2531 mt., 45 min).
Trascorreremo la notte al Bivacco per poi completare, il giorno seguente, la nostra escursione lungo il sentiero attrezzato/alpinistico Ceria-Merlone.
Ne approfittiamo per goderci la spettacolare vista a 360º: a sud il gruppo del Canin, ad est il Triglav, lo Jalovec e il Mangart. A nord si erge, invece, lo Jof Fuart, il santuario del Lussari e si scorgono i 3000 austriaci, tra cui spicca il Großglockner.







Le curiosità non finiscono qui!
Come ben si sa, il bivacco non è solo un punto di appoggio, ma diventa spesso un punto di incontro tra nuove persone.
È qui che abbiamo avuto l’occasione di incontrare Roberto, cognato di Luca Vuerich, intento nella manutenzione del bivacco.
Grati dell’occasione, ci mettiamo subito all’opera nell’aiutare Roberto con i lavori di manutenzione all’esterno del bivacco.
Perciò pennello alla mano e via di impregnante!
A lavori conclusi, la compagnia si allarga.
Raggiungono il bivacco altri quattro alpinisti con una missione speciale: ricordare un’amica venuta a mancare l’anno precedente su quel sentiero.
Tra racconti, risate e qualche bicchiere di vino si è subito creata una piacevole atmosfera di amicizia.
Si riparte!
Forza, non siamo nemmeno a metà del percorso!
Sveglia all’alba, colazione veloce e pronti per la discesa.
Decidiamo di proseguire con due ragazzi, Federico e Mirko, conosciuti la sera in bivacco.
Indossiamo il kit da ferrata e imbocchiamo il sentiero che scende fino alla Sella del Buinz (2464 mt.), aggirando sulla destra la vetta del Modeon del Buinz.
Prestiamo particolare attenzione ai tratti esposti e ancora coperti da neve.







Ci siamo!
Proseguiamo su sentiero attrezzato Ceria-Merlone, fino alla Forca de La Val (2352 mt.).
A questo punto, il sentiero sale fino ad oltrepassare una lunga cengia e continua lungo il crinale che ci conduce poco sotto a Punta Plagnis.
Continuiamo senza grosse difficoltà fino alla Forcella Cregnedul (2340 mt., 3 h), fra il Monte Cregnedul e la Punta Plagnis.
Arrivati a questo punto, dato il caldo della giornata e la scarsità d’acqua a disposizione, scegliamo di proseguire per sentiero non segnato, ma comunque ben battuto, fino a Casera Cregnedul (1h).
Da qui, in poco meno di un’ora, rientriamo per strada forestale al parcheggio degli Altopiani di Montasio.
Una risposta
Bella escursione e una bella presentazione.COMPLIMENTI